By: Giovanni da Lozzo
Pagaiando nella laguna di Venezia, non facciamo solo un’escursione in un ambiente naturale incantevole, ma anche ci immergiamo nella storia e nei costumi degli antichi Veneziani.
Navigando con il kayak ci possiamo spingere in luoghi non visibili con altre barche e non raggiungibili con altri mezzi.
E noi guide di Venice Kayak vi mostreremo manufatti, piante, animali, e narreremo storie e racconti del passato e del presente. Ma voi, soprattutto, potrete immergervi nella laguna di Venezia ove mito e presente, come natura e storia convivono in simbiosi e ci rivelano il vero lato della città di Venezia.


Quando ci aggiriamo furtivi tra i canali delle barene, spesso facciamo scappare pesci ed aironi rossi o beccacce di mare, mentre sopra di noi gabbiani reali e corallini cavalcano le brezze costanti sopra le nostre teste.
Mentre rimaniamo estasiati da tutto ciò, magari ci possono sfuggire alcuni aspetti, come le piante e la vita sottomarina, che pazientemente resistono al sole, alle intemperie e all’acqua estremamente salata.
Oggi vi vorrei parlare di una di queste piante: il Santonego, o Artemisia caerulescens ma anche conosciuto con il nome di Assenzio dei litorali.
“Assenzio dei litorali”

Ho scoperto questa pianta quando pranzai con la mia famiglia presso il ristorante Da Forner a Burano. Infatti dopo l’ottimo pranzo a base di prelibatezze lagunari, di cui vi parlerò in seguito, il ristoratore ci offri un bicchiere di grappa al santonego.
Le mie papille fecero scintille, un gusto avvolgente leggermente amarotico invase il mio spirito. Questo fu il mio primo incontro con questa umile pianta che cresce lungo le sponde di ghebi e barene.
Da qui poi partii per conoscere più a fondo questa pianta. Un tempo il decotto veniva usato per curare la parassitosi intestinale nei bambini, ma anche contro i disturbi dello stomaco e del fegato.
Alla mente mi è tornato, poi, un resoconto fattomi da alcuni pescatori chioggiotti anni addietro quando mi dissero che non misero el santonego sotto le barche, così a Chioggia chiamavano il sottomarino, la vernice che impedisce alle alghe o altro di atteccarsi al fondo delle barche, forse perché usavano questa pianta per produrre questa vernice.
Infatti nella laguna crescono e prosperano molte piante che vennero utilizzate sia per curare, che per dare da mangiare agli animali, ma anche per l’industria.
Capirete che non si tratta dell’assenzio tanto caro ai poeti maledetti, pertanto non vi preoccupate non vendiamo alcolici, ma con noi potrete vivere delle esperienze che porterete sempre con voi, ovunque voi andiate.


“Un modo per ricordarvi un sapore sconosciuto ai più, ve lo forniamo noi regalandovi non una, ma ben due ricette col santonego più un bonus.”
Grappa al santonego
Alcuni rami di Santonego
3 litri di grappa di buona qualità
Due cucchiai abbondanti di miele
Pazienza, tanta pazienza
Inserite in un recipiente capiente dal collo stretto il santonego lavato ed asciugato, quindi versate il miele e la grappa.
Agitate fino a quando non notate che il miele si è sciolto.
Conservate al riparo dalla luce del Sole per almeno 3 settimane.
Dopo questo tempo versate in bottiglia e aspettate almeno 3 mesi prima di gustare.
Liquore al santonego
Alcuni rametti di santonego
400 ml di alccol per liquori
200 gr di zucchero
300 ml di acqua
Lavate bene le foglie di menta, asciugatele accuratamente e mettetele in infusione
nell’alcool in un vaso ben chiuso e lasciatele per 7 giorni in un luogo buio.
Passato questo tempo preparate uno sciroppo con l’acqua e lo zucchero facendolo
fondere a fuoco dolcissimo e lasciandolo poi raffreddare completamente a temperatura ambiente.
Nel frattempo filtrate l’alcool e mettete le foglie di menta in uno straccio bianco pulito.
Strizzate con molta forza il “fagottino” per estrarre tutto il succo e l’aroma della menta, unitelo all’alcool e poi mescolatelo bene allo sciroppo di zucchero.
Imbottigliate il liquore che va lasciato a riposo almeno per 3 mesi. È importante che lo sciroppo sia raffreddato a temperatura ambiente prima di unirlo all’alcool se si vuole ottenere un liquore ben limpido. Se invece è ancora tiepido il liquore s’intorbida.
BBQ
Mettete tra le ossa delle vostre ribs alcuni ramenetti di santonego e magari accompagnate il tutto da un liquore o una grappa fatta con la stessa pianta lagunare.
“Come avete potuto leggere nella laguna c’è molto di più di quello che potete pensare e noi di Venice Kayak, siamo quelli giusti per farvi scoprire la laguna più vera e nascosta.”
Credits delle Immagini: VeniceKayak